Il fascino eterno della pelle, tra tradizione e nuove lavorazioni
Versatile, sofisticata, resistente: la pelle è un materiale che non conosce stagioni, capace di rinnovarsi continuamente grazie alle tecniche di lavorazione e alle interpretazioni della moda. Per l’Autunno-Inverno 2025, le sue diverse declinazioni tornano al centro della scena, oscillando tra tradizione artigianale e ricerca contemporanea.
La pelle e le sue declinazioni
Nella moda, la pelle bovina è tra i materiali più utilizzati: solida, versatile, capace di adattarsi a tecniche di lavorazione sempre nuove, accompagna con la stessa naturalezza la creazione di accessori strutturati e capi di abbigliamento dall’eleganza senza tempo.
Tra le varianti più pregiate spicca la pelle di vitello, caratterizzata da una grana fine e regolare che le conferisce morbidezza e uniformità. Le lavorazioni più celebri sono la nappa, dal tatto liscio e uniforme, e la martellata o bottalata, caratterizzata da una grana impressa meccanicamente che aumenta la resistenza e aggiunge profondità materica agli accessori.
Curiosità: il termine “bottalato” nasce dal bottale, il grande tamburo in cui la pelle viene trattata fino a ottenere la sua tipica texture in rilievo.
Camoscio: il fascino vellutato
Quello che comunemente chiamiamo camoscio non proviene dall’animale omonimo, ma è una pelle ottenuta attraverso una particolare lavorazione. Si ricava infatti dal lato interno della pelle bovina o caprina, che viene accuratamente levigato per ottenere la sua superficie opaca e vellutata. Questa finitura lo rende immediatamente riconoscibile, caldo al tatto e dall’aspetto sofisticato.
Negli anni Settanta il camoscio ha segnato la moda con giacche con frange, stivali e borse boho-chic, diventando simbolo di libertà stilistica. Oggi ritorna con interpretazioni più moderne e trasversali, che ne valorizzano morbidezza e allure senza tempo.
Materiale delicato rispetto ad altre tipologie di pelle, richiede cura e protezione, ma in cambio regala unicità: con il passare del tempo, ogni capo in camoscio sviluppa sfumature e segni che lo rendono irripetibile.
Curiosità: il termine inglese suede deriva dal francese gants de Suède (“guanti di Svezia”), accessorio di culto dell’Ottocento che rese celebre la finitura scamosciata.
Pelli lavorate: tra stampa pitone, naplak e vernice
La pelle più lavorata rappresenta il terreno ideale per la sperimentazione creativa. La pelle con stampa pitone riproduce l’allure esotica trasformando il vitello in una superficie decorata da motivi sofisticati e grintosi. Il naplak, nato negli anni Sessanta, si distingue per la superficie lucida e compatta ottenuta con una speciale verniciatura: un effetto brillante e glamour che oggi torna protagonista di borse e calzature. La pelle vernice, più classica ma sempre d’impatto, regala eleganza teatrale e riflessi luminosi che donano tridimensionalità anche ai volumi più semplici.
Tre interpretazioni che raccontano diverse anime stilistiche, accomunate dalla capacità di rendere la pelle un linguaggio forte e versatile.
Curiosità: il termine naplak nasce dall’unione di nappa e lack (lacca), a indicare la fusione tra morbidezza e brillantezza.
Alternative ecologiche: ecopelle e alcantara
Accanto alla pelle naturale, la moda contemporanea esplora materiali alternativi più sostenibili. L’ecopelle comprende soluzioni sintetiche o rigenerate che riproducono l’estetica della pelle animale. Oggi spazia dalle versioni in poliuretano a quelle derivate da fibre vegetali come mela o ananas, sempre più diffuse per leggerezza e resistenza.
L’alcantara, invece, nata in Italia negli anni Settanta, è una microfibra che unisce morbidezza, durabilità e manutenzione semplice. Utilizzata nella moda, nel design e nell’automotive, rappresenta un’icona del made in Italy innovativo. Il nome deriva dall’arabo al-qantara, “ponte”, scelto per evocare la sua natura di materiale di passaggio tra tradizione ed evoluzione tecnologica.
Curiosità: l’alcantara è uno dei pochi materiali sintetici ad aver ottenuto certificazioni ambientali di neutralità climatica, consolidando il suo ruolo come riferimento green per il futuro della moda.
Tradizione e futuro
Stagione dopo stagione, la pelle continua a essere protagonista rinnovandosi senza perdere la sua essenza. L’Autunno-Inverno 2025 lo conferma: la pelle rimane un fil rouge nel mondo della moda, essendo un materiale pregiato e versatile, capace di coniugare artigianalità e innovazione, design e praticità.