Sanremo: i look che hanno fatto la storia del Festival

Sanremo 2022: l’evento televisivo italiano più atteso e seguito dell’anno è alle porte!

Al centro della kermesse non solo musica ma anche tanta moda ed eleganza: negli anni, infatti, il palco dell’Ariston è diventato una vera passerella dove si alternano gli abiti più belli creati per l’occasione dagli stilisti ma anche i look più stravaganti, suscitando sempre più l’interesse del pubblico.

Ripercorrendo la storia di Sanremo ci si accorge proprio di quanto i look portati su un palco così prestigioso siano in effetti lo specchio della società e ci facciano riscoprire tendenze, cambiamenti e suggestioni che hanno caratterizzato il nostro bel paese decennio dopo decennio. In attesa di scoprire gli outfit che proporranno gli artisti durante la 72esima edizione di Sanremo, ripercorriamo insieme i look che hanno destato più scalpore e fatto la storia del Festival della canzone italiana!

Siamo in anni felici, quelli del Dopoguerra. La ripresa finalmente arriva e il miracolo economico travolge di entusiasmo una popolazione che, carica di ottimismo, cerca costantemente di trovare nuovi modi per rilanciare il proprio territorio. È proprio così che nasce il Festival di Sanremo: dall’idea di creare una competizione canora tanto importante da rilanciare il turismo in Liguria.

È il 29 gennaio del 1951, il Festival della Canzone italiana viene trasmesso per la prima volta via radio e a vincere è Nilla Pizzi con “Grazie dei fiori” e che, per l'occasione, indossa abiti lunghi e vaporosi con corpino dall’allure decisamente romantica, ma conditi da un tocco di glamour dato da ricami ricoperti di lustrini e paillettes.

In quegli anni le icone fashion di riferimento hanno due anime. Da una parte l’eleganza bon ton e l’allure impeccabile di donne come Grace Kelly e Audrey Hepburn, dall’altra la prorompenza e il sex appeal di star del calibro di Marylin Monroe e Ava Gardner. È proprio in questo periodo che i grandi designer iniziano dunque a guardare alla femminilità in modo nuovo disegnando una donna sempre elegante, ma più emancipata.

Gli anni ’60 sono gli anni del fermento, gli anni in cui si vogliono scardinare regole e capisaldi, nella moda come nell’arte in genere. È tempo di cambiamento!

Le icone di bellezza in questi anni sono sexy e femminili, forti ed emancipate. Sono donne prorompenti, con il volto d’angelo seducente di Brigitte Bardot e il fisico perfetto di Jane Fonda in “Barbarella”. È il 1966 e la prima minigonna, ideata da una Mary Quant decisamente ispirata dalla strada, fa capolino in un ritratto ormai famoso di Twiggy.

Sanremo tuttavia resta ancora legato alla tradizione e all’eleganza assoluta, carica di un’allure da grande soirée e di bon ton. In quegli anni infatti Gigliola Cinquetti incanta il pubblico con “Non ho l’età” e con un abito dalla linea ancora romantica e rigorosa, Iva Zanicchi vince il Festival al fianco di Claudio Villa avvolta in un lunghissimo abito nero e Mina sceglie per lo più abiti midi, dalla gonna ampia o in versione tubino.

Ci vorrà ancora un po’ prima che la rivoluzione varchi le porte del Festival, ma sarà solo questione di tempo!

Occhi grandi sottolineati dal make-up, capelli vaporosi e look spregiudicati. Benvenuti negli anni ’70! La moda hippie imperversa e jeans a zampa e zeppe invadono gli armadi delle fashioniste dell’epoca. Persino sul palco del Festival di Sanremo finalmente si respira una nuova libertà estetica!

Come dimenticare infatti Claudia Mori, affiancata dall’immancabile molleggiato Adriano Celentano, sul palco del Festival 1970? Chioma lunga e cotonata e top un con frange da urlo, ma anche minigonna e cambio acconciatura… una vera rivoluzionaria dello stile!

Una sensualissima Patty Pravo ruba la scena in jumpsuit nera a zampa, un outfit divino che ricalca i trend del momento.

Gli anni ’80. Anni di body, scaldamuscoli e frange laccate. Anni di calze a rete, spalline e giubbotti in pelle. Anni di eccessi!

Sul palco dell’Ariston la moda tipica di quel tempo viene portata con un pizzico di trasgressione da un’icona come Anna Oxa che, con il suo celebre ombelico in bella vista, si fa vera fashion trender e portavoce di una generazione. Ma non è la sola. Altra donna dalla forte personalità e dallo stile inconfondibile è indubbiamente Loredana Berté, che nel 1986 si esibì con Re indossando un miniabito in pelle nera firmato da Gianni Versace. A stupire fu il pancione che simulava una gravidanza per dimostrare che "una donna quando è incinta non è malata ma è forte". Completamente diversa sua sorella, la grandissima Mia Martini, capace di stregare il pubblico con la sua voce e la sua emozione, portatrice di outfit da vera Signora della musica italiana, tra richiami vintage e smoking rivisitati. Indimenticabile la sua esibizione del 1989 che, con la canzone “Almeno tu nell’universo”, la vede avvolta in un completo dal gusto vagamente retrò composto da abito midi con gonna ampia in pizzo e coprispalle en pendant.

Impossibile infine non citare la bellissima Romina Power, negli anni ’80 rigorosamente in coppia con il suo Al Bano. Romina, vera fashion icon, subisce poco la moda del momento e reinterpreta lo stile hippie degli anni ’70 con un’allure tutta sua.

Il grunge con le sue salopette in jeans, gli anfibi e i maglioni grossi. Il pop con i top cortissimi e i pantaloni a vita bassa. Tutto questo (e molto altro!) sono gli anni ’90, tempi frizzanti e leggeri che anche a Sanremo portano un’autentica ventata di freschezza! I look ingessati e da grande soirée vengono dimenticati dunque.

Ecco quindi palesarsi sul palco del Festival nuove lolite dalla sensualità appena accennata, figure che sembrano rubate al pop targato USA come Paola e Chiara, due giovanissime sorelle che tra look sporty coordinati e pantaloni taglio jeans fanno cantare i coetanei con “Amici come prima”. Insieme a loro anche Syria, in mini dress bianco leggermente svasato e sorriso contagioso.

E poi come dimenticare Giorgia, una voce potente in un corpo davvero minuto. Eccola presentarsi in chiave sbarazzina con completo a pois, anfibi e taglio di capelli cortissimo.

All’inizio degli anni 2000 la leggerezza del decennio appena trascorso è ancora molto viva e si mescola negli anni della rivoluzione tecnologica, tenendo in vita a fenomeni di costume come piercing in bella vista e capelli dalle colorazioni volutamente artificiali. Ancora molto di moda inoltre sono i look Dark e New Wave, eredità conclamata della fine dei nineties. In quegli anni dunque sul palco di Sanremo leggerezza e look stravaganti rubati allo street style dell’epoca si mescolano tra di loro.

Un esempio? Sicuramente la grintosissima Alexia, che tra balletti e musica dance porta sul palco outfit sporty e dall’animo funk. E come dimenticare poi la camaleontica Anna Oxa, che da icona pop degli anni ’80 si trasforma in regina New Wave con lunghi capelli e top cortissimi?

Ma il tempo corre veloce e le influenze degli anni ’90 sbiadiscono sempre di più, riportando piano piano una ventata glamour e tanta voglia di haute couture. Voglia di cui già Elisa aveva dato un assaggio con un lungo abito da grande soirée già nel 2001.

Anche sul palco dell’Ariston dunque si riscopre il piacere di indossare mise elaborate da vera principessa e abiti da sera da “red carpet”. Basti pensare ai look di Antonella Clerici, conduttrice nel 2005, e in particolare al suo ampissimo abito fiorito targato Gai Mattiolo, capace di lasciare letteralmente il pubblico senza parole.

Arriviamo infine ai giorni nostri. Gli anni caratterizzati dai look che fanno scalpore, spesso infatti lo scandalo diventa un espediente facile per far parlare di sé.

Uno su tutti? Indubbiamente l’ormai celebre e maliziosa farfallina di Belen Rodriguez, tatuaggio che nel 2012 ha fatto capolino da uno spacco ultra profondo di un abito multicolor disegnato da Fausto Puglisi durante un’ammiccante discesa dalla scalinata più famosa d’Italia tra occhi sgranati, critiche e apprezzamenti.

L'ultimo artista ad aver fatto parlar di sè e, in particolare, dei suoi look stravaganti è stato Achille Lauro, la rivelazione di Sanremo 2020: la canzone in gara, "Me ne frego", gli ha garantito solo l’ottavo posto in classifica, ma i look strepitosi hanno reso indimenticabile ogni performance di Achille Lauro. Durante le serate ha vestitoi panni (firmati Gucci) di San Francesco, Ziggy Stardust, della Divina Marchesa Luisa Casati Stampa e di Elisabetta I Tudor, lasciando ogni volta il pubblico a bocca aperta. Discusso, chiacchierato, amato e odiato, con le sue scelte di stile ha tenuto banco rubando la scena anche alla gara canora.

Ora non ci resta che rimanere in attesa di scoprire tutti i look, le performance e i vincitori della 72esima edizione del Festival della Canzone Italiana.


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